Carenza di farmaci, è davvero emergenza?
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Direttore: Alessandro Plateroti

Carenza di farmaci, è davvero emergenza?

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Le associazioni farmaceutiche lanciano l’allarme per la carenza di farmaci, Palù: “E’ una distorsione comunicativa”.

In Italia l’emergenza farmaci registra la carenza di circa 3mila medicinali sui banconi farmaceutici, in particolare antibiotici ed antinfiammatori. Tra i fattori scatenanti di questo fenomeno, anche la guerra in Ucraina e il Covid, ma anche la crisi energetica che ha ridotto le produzioni aziendali. Ma c’è chi parla semplicemente di una “distorsione comunicativa”, negando che ci sia una vera e propria emergenza.

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“Nessuna reale emergenza”

Dopo la decisione del ministro della Salute Orazio Schillaci di istituire un tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci, secondo il presidente dell’Aifa Giorgio Palù “non c’è nessun allarme reale”, si tratta più di una “distorsione comunicativa”.

Solo 30 sui 3.197 medicinali che l’Aifa mette sul sito sono realmente essenziali perché, essendo importati dall’estero, “non trovano un corrispettivo prodotto da un’industria italiana”. Dal momento che questi 30 farmaci vengono utilizzati in sala operatoria, per gli antifiammatori e antibiotici richiesti nelle farmacie non ci sarebbe nessuna reale emergenza. Ci sono sempre valide alternative per essi.

La difficoltà è mondiale

A causare questa tempestosa carenza di medicinali, sono il Covid e la guerra in Ucraina, insieme al caro energia che rallenta le produzioni e la competizione mondiale sul materiale per il packaging di questi farmaci.

Detto ciò, è importante far notare che le difficoltà che sta attraversando l’Italia vengono condivise a livello mondiale. E allora perché Palù ha dichiarato che “non c’è nessun allarme reale”? “Io guardo il sito dell’Aifa che scrive che mancano quasi 3.200 farmaci, 1.500 perché la casa farmaceutica ha interrotto la produzione e altri 1.500 perché non si trovano”, dichiara il presidente della Federazione dei farmacisti Mandelli.

Per normalizzare la situazione si dovrà attendere soprattutto che si risolva quella in Cina, dato che sono soprattutto India e Cina a produrre i principi attivi necessari alla produzione di farmaci. Quello che consigliano i farmacisti ai clienti con grande senso di responsabilità, è di non girare di farmacia in farmacia amplificando la richiesta di farmaco.

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ultimo aggiornamento: 13 Gennaio 2023 15:18

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